venerdì 19 maggio 2017

Google nacque 20 anni fa

Questo articolo trovato nel web, proprio attraverso Google, è molto interessante ed evidenzia come l'Italia ancora una volta abbia avuto un ruolo fondamentale nella nascita di qualcosa di nuovo...

Oggi voglio raccontarvi come è nata l’idea di Google. Perché è accaduto esattamente venti anni fa. Tra il 7 e l’11 aprile del 1997. A Santa Clara, in Silicon Valley, c’era una conferenza sul web, che era appena partito peraltro. A un certo punto prese la parola un giovane matematico italiano, Massimo Marchiori, ricercatore all’università di Padova. Espose la sua teoria su come poteva funzionare un motore di ricerca per mettere ordine in quell’universo in esplosione di siti e pagine che era il web. Il meccanismo individuato da Marchiori era semplice eppure geniale. Oppure geniale proprio perché semplice. In testa ai risultati il motore di ricerca avrebbe messo i siti web più linkati dagli altri, perché il link, il collegamento messo da altri, indicava il fatto che fossero migliori. Dopo il suo discorso lo avvicinò un giovane ricercatore americano, Larry Page, si fece spiegare meglio l’idea e disse che avrebbe provato a realizzarla.


Marchiori tornò in Italia, chiese un finanziamento  e la sua università rispose di no: avrebbe piuttosto investito in una ricerca sulla storia della metallurgia. Page, assieme al suo compagno di studi, Sergey Brin, tornò a Stanford dove studiava, chiese un finanziamento, ottenne 100 mila dollari l’anno dopo nacque Google. Ve ne parlo oggi perché sono trascorsi venti anni esatti. Vent’anni in cui Google ha cambiato il mondo diventandone uno dei padroni. Nel frattempo Marchiori ha continuato a fare ricerca e si è messo ad insegnare matematica, qualche anno fa ha provato senza successo a lanciare un motore di ricerca alternativo a Google, Volunia, e ora lancia Negapedia, un nuovo sito che racconta il lato nascosto di Wikipedia, ovvero evidenzia tutte le battaglie che si fanno su ogni singola voce dell’enciclopedia più famosa del mondo che come è noto è scritta dagli utenti spesso attraverso mediazioni infinite. E’ interessante il lavoro che svolge l’algoritmo di Marchiori perché mette in luce il fatto che la verità non è un dogma assoluto ma si raggiunge attraverso un confronto a volte acceso alla fine del quale le opinioni perdono e vincono i fatti. Ma la verità è che venti anni fa l’Italia avrebbe potuto sviluppare Google e invece no: adesso al massimo sappiamo tutto della storia della metallurgia.


Artcolo originale sul sito www.agi.it

martedì 16 maggio 2017

Google I/O 2017: pronto a partire



Il Google I/O 2017 è vicino, presto sapremo tutto sui piani futuri di Big G. Per il 2017 l'azienda di Mountain View ha dato appuntamento agli sviluppatori il 17 maggio alla Silicon Valley: nei tre giorni del Google I/O 2017 saranno organizzati keynote ed eventi che mostreranno i prodotti del futuro di Big G.
Quali saranno le novità di quest'anno? Una delle poche certezze è sicuramente Android O. La nuova versione del sistema operativo mobile è stata già annunciata qualche mese fa e durante il Google I/O 2017 farà il suo debutto ufficiale. Sono attese grandi novità anche per quanto riguarda Fuchsia, il nuovo sistema operativo per computer che dovrebbe andare a sostituire ChromeOS (e forse in futuro anche Android). Per quanto riguarda i nuovi prodotti, Big G potrebbe presentare al Google I/O 2017 una nuova versione di Google Home, l'assistente domestico lanciato lo scorso autunno. Con Apple pronta a lanciare Siri Speaker e Amazon che ha presentato Echo Show, Google potrebbe lanciare il Google Home 2.0 che integra uno schermo touch per interagire con le applicazioni per la smart home. Altre novità potrebbero riguardare anche la realtà aumentata e la realtà virtuale. La piattaforma DayDream VR è stata lanciata nell'autunno del 2016 e ancora non riesce a decollare: Google potrebbe avere in serbo delle novità legate soprattutto alla compatibilità con gli altri smartphone e nuovi contenuti disponibili sul Google Play Store. Inoltre, potrebbero esserci delle novità anche su Project Tango, il progetto di Google per portare la realtà aumentata all'interno degli smartphone.