È quanto afferma Jonathan Saragossi, marketing consultant e fondatore del website builder IM Creator.
A suo parere, siamo ormai pronti per un nuovo Social Network, che ci sorprenda rimettendo in discussione le nostre abitudini. Del resto, lo ha ammesso lo stesso CFO David Ebersman: gli utenti della fascia teenager stanno diminuendo da un trimestre all’altro.
Con la nascita e il successo di piattaforme di
networking e di servizi sempre più specializzati e di nicchia, gli
utenti si sono resi conto che nessun marchio, per quanto grande, può
soddisfare tutte le loro esigenze. I canali e i gusti (social)mediatici sono ormai frammentati.
Qual'è sarà il ruuolo di Facebook in questo? Esisterà davvero un concorrente capace di arrivare ai livelli di Mark Zuckerberg? La risposta alla prima domanda è quasi banale: Facebook la una metropoli fiorente e in continuo movimento, ma cosa cambierà davvero?
I
Social Network del futuro permetteranno di manifestare i diversi aspetti
della propria personalità, creando una sinergia tra tutte le proprie
identità on-line. A differenza di Facebook, creare molteplici profili
pubblici non sarà vietato, ma consigliato.
- Prima il mobile. I nuovi Social
Network nasceranno come applicazioni, e avranno sui dispositivi mobile
la maggior parte del proprio pubblico. Il desktop sarà marginale, ma il
loro successo nel mercato tecnologico sarà comunque impressionante.
- Raccomandazioni localizzate. Gli
esseri umani sono animali curiosi, interessati a tutto ciò che è nuovo. I
nuovi Social Network ci aiuteranno a espandere i nostri orizzonti,
fornendoci consigli sui nuovi luoghi che visiteremo anziché ispirandoci
la nostalgia di casa.
- Proprietà. La next big thing sarà
decentralizzata, lasciando agli utenti la proprietà dei propri
contenuti. Il controllo del profilo ci spingerà a investire su di esso
più tempo, energia e denaro facendoci contemporaneamente sentire più
indipendenti.
- Commercio e guadagno. La proprietà
dei contenuti offrirà nuove possibilità economiche a cittadini e
aziende. Il compenso per un contenuto di successo non sarà più una messe
di “Mi piace”, a tutto beneficio della piattaforma: i nuovi Social
Network condivideranno i profitti con gli utenti. Inoltre, il suo business model prevederà un compenso per coloro che aiuteranno i brand a vendere i propri prodotti.
- Strumenti per gli hacker. Il problema di Facebook è che promuove la cultura hacking
sono al suo interno, non ai suoi utilizzatori: non è possibile superare
i limiti tecnologici della piattaforma. L’evoluzione naturale di
Internet porterà a un ampliamento dei confini, permettendo a tutti noi
di portare on-line tutto ciò che si vuole. Esisterà davvero una piattaforma del genere? La cosa certa è che, se
Zuckerberg & co. non riusciranno a mantenere in piedi il loro
gigante, ciò non porterà alla morte del social web. Semplicemente, ci
trasferiremo tutti – specialmente i più giovani – in altri luoghi. A cosa dobbiamo prepararci?
(credits: socialmediaweek.org)
(credits: socialmediaweek.org)