sabato 23 gennaio 2016

Le "stanze della memoria": per NON DIMENTICARE!

11 novembre 1938 in Italia, sotto il dominio fascista vengono approvate le "leggi razziali". Questo fu l'inizio di quello che porterà nel 1943 alla deportazione degli ebrei italiani nei campi di concentramento.

Maggio 1940  in Germania, sotto il dominio nazista, diventa operativo il campo di concentramento di AUSCHWITZ (Polonia) che in seguito con la cosiddeta "soluzione finale" divenne uno campo di sterminio.


"Arbeit macht frei" che in italiano vuol dire "Il lavoro rende liberi"

Morirono piu di sei milioni di ebrei. Solo sette mila tornarono a casa.
Passarono cinque anni quando il 27 Gennaio 1945 le truppe sovietiche dell'armata rossa liberarono circa 2000 prigionieri sopravvisuti. Di questi 180 erano bambini. La follia umana della seconda guerra mondiale fece più di 50 milioni di vittime. 
Il 27 Gennaio così è diventato per tutto il mondo il "Giorno Della Memoria" per non dimenticare e per dire "mai più!". Leggendo la Storia si è consapelovi che l'uso dei campi di concentramento non fu solo dettata dalla follia nazista ma esistono tanti altri eventi storici che descrivono l'uso di queste atrocità. Nei campi di Auschwitz-Birkenau non morirono solo ebrei ma anche persone ritenute non idonee alla "razza ariana" come malati, diversamente abili, persone con la sindrome di Down, sopratutto bambini. Molte persone "vendettero" famiglie ebree ai nazisti per pochi soldi, destimando innocenti alla morte. Nel 1945 con le camere a gas i tedeschi nazisti uccidevano circa 2000 persone al giorno. Le persone che non morivano, erano private di ogni diritto e soprattutto della propria dignità. 

"Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: considerate se questo è un uomo, che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per mezzo pane, che muore per un sì o per un no…"
(Primo Levi, Se questo è un uomo)